Quando la settimana prossima il presidente del senato Franco Marini inviterà i giocatori a scoprire le carte, scopriremo chi ha bluffato e chi no, chi ha il punto decisivo per portarsi a casa il piatto e chi ne rimarrà sconfortato. Parliamo della sfida tra i due schieramenti sulla legge finanziaria, trasformata in una folle partita di poker, in cui i leader politici hanno ormai assunto -forse involontariamente- tutti gli attegiamenti più diffusi tra i giocatori professionisti: la sicumera disinvolta del cavalier Berlusconi, l'opportunismo di Walter Veltroni e la mancanza assoluta di mordente tipica del giocatore che ha sempre avuto dalla sua la fortuna, il fattore C che ha finora sorretto il premier Romano Prodi. In attesa di girare le carte, i giocatori si sono studiati parecchio, pur conoscendosi già molto bene, non sono mancati i rilanci, ci sono già state mani dove saggiamente chi sperava di aggiudicarsi la posta più alta ha passato con in mano un buon punto. Se proprio si deve trovare una pecca nell'autore dei rilanci più azzardati, cioè Berlusconi, qualcuno ha osservato, che il bluff sarebbe stato meglio portarlo in crescendo, dichiarando ogni volta un numero maggiore di senatori pronti a mollare la maggioranza e badando meno a tutto lo show fatto di battute e galanterie con le femmine. Eppure proprio mentre Romano Prodi, ostentando una calma apparente, si vede recapitare al tavolo come drink un brodino caldo e Walter Veltroni appena eletto leader del Pd recupera sicurezza, arriva l'ultima dichiarazione di Berlusconi. Un'uscita perfettamente texana, ammesso che lo stato dei Bush sia la patria del poker: Wait and see! Tre parole riportate dalla stampa, che possiamo tranquillamente immaginare strascicate in un unico fonema, accompagnato dal sorrisone del cavaliere. Beh, se per una volta ci vogliamo distrarre dai problemi reali del paese, bisogna ammettere che ne vale la pena. Ancora poche ore e conosceremo le carte sul tavolo. Poi però sarebbe il caso di smetterla con il Casinò. Almeno per un po'.
Aggiornamento
La maggioranza tiene e approva la finanziaria con 161 voti favorevoli e 157 contrari.
Ecco il resoconto della giornata decisiva
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